Newsletter ottobre 2017

01 Ottobre 2017

I Costi della PMA NEI LEA

Giovedì 28 settembre si è tenuto l’atteso incontro a Roma presso la sede delal Conferenza delle Regioni del sottogruppo PMA della Commissione Salute, per discutere e ove possibile formulare una controproposta unitaria alla ipotesi del Ministero relativamente alla valorizzazione delle prestazioni di PMA ovvero alle tariffe LEA della PMA.
Come è noto, la proposta ministeriale era di 1.050,00 euro per le prestazioni di PMA omologa. Ricordiamo che la proposta elaborata dalla Fondazione di Partecipazione PMA Italia a seguito dell’istruttoria effettuata con i propri tecnici e la condivisione con gli operatori dei mesi scorsi era di 2.600,00 euro oltre gli oneri fiscali e di esercizio. Dopo ampia discussione sulla proposta del gruppo PMA è stata accolta all’unanimità da tutti i rappresentanti delle regioni presenti l’ipotesi formulata da Friuli Venezia Giulia, Toscana e Piemonte di 2.300,00 euro.
Come previsto espressamente dalla vigente normativa, la tariffa definitiva dovrà essere condivisa da Ministero e Regioni. Restiamo pertanto in attesa della decisione del Ministero della Salute.
In considerazione del tempo trascorso e delle incertezze che permangono riguardo la definitiva entrata in vigore dei LEA sulle prestazioni ambulatoriali come quelle di PMA, la Fondazione si impegnerà in adempimento del proprio mandato di valorizzazione e tutela degli interessi dei pazienti e dei centri di PMA, per favorire una rapida definizione della vicenda secondo quanto proposto dal Gruppo PMA della Commissione salute della Conf Regioni.

 

SIT (SISTEMA INFORMATIVO TRAPIANTI)

Il Ministero della Salute unitamente al CNT ha elaborato una bozza di SIT (Sistema Informativo Trapianti), attualmente in discussione presso gli organi competenti, che prevede alcune importanti novità anche per i Centri di PMA con specifico riguardo alle tecniche con donazione di gameti.
Da una prima lettura emergono alcune criticità sia riguardo alla pertinenza e all’opportunità di estendere talune previsioni che valgono per l’espianto degli organi anche alla PMA sia riguardo al possibile contrasto di queste con la tutela della privacy dei soggetti coinvolti.
In presenza di un codice unico della donazione e dell’obbligo di trasmissione dei dati al registro PMA e al CNT, gli operatori si chiedono quale sia l’utilità e la pertinenza di tracciare in maniera autonoma rispetto alla PMA omologa le donne e i nati da PMA eterologa.
Evidente il rischio di discriminare determinate categorie di soggetti violando le fondamentali esigenza di riservatezza in assenza di una specifica giustificazione.
Inoltre ciò comporterebbe un significativo ed ingiustificato aggravio delle procedure da eseguire in tempo reale da parte dei Centri ogni qual volta si proceda all’esecuzione di una fecondazione eterologa.
Per le ragioni che precedono la Fondazione ha richiesto e ottenuto che il suddetto documento sia sottoposto ad ulteriori valutazioni e trasmesso per competenza al gruppo PMA della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni al fine di valutare le criticità sopra evidenziate e le possibili soluzioni anche in condivisione con gli operatori.

 

LA SALUTE RIPRODUTTIVA IN ITALIA

La Fondazione di Partecipazione PMA Italia organizza l'evento ‘La Salute Riproduttiva in Italia’presso il Convento di Santi Chiara e Francesco a L'Aquila venerdì 20 ottobre 2017.
All'interno del programma è prevista la partecipazione di autorevoli Relatori, che saranno introdotti dall'Onorevole Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute.
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MASTER DI II LIVELLO IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE E BIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA

L’Università degli Studi di Siena con il patrocinio della Fondazione PMA Italia organizza il Master di secondo livello in ‘Biotecnologie mediche e biologia della riproduzione umana’.
Il Master mira a sviluppare figure professionali specializzate nell’ambito della biologia e medicina della riproduzione umana. A tale scopo saranno fornite approfondite competenze teorico-pratiche relative al percorso diagnostico-terapeutico della coppia infertile e alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Verranno infatti affrontate tematiche che riguardano gli aspetti medico-chirurgici dell’infertilità, le possibili opzioni terapeutiche adottabili, gli aspetti genetici, medico-legali, psicologici, nutrizionali e normativi, nonché le più recenti acquisizioni nel campo della preservazione della fertilità.
Il Master si colloca all’interno di un percorso formativo specificatamente rivolto agli operatori della PMA nell’ambito di un progetto che, per la prima volta in Italia, intende strutturare la formazione dell’operatore della PMA all’interno dei corsi di medicina dell’Università.
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